Le scarpe antinfortunistiche da donna non sono semplici varianti dei modelli maschili. Sono progettate con forme più affusolate, calzate specifiche e materiali leggeri che rispettano la morfologia del piede femminile. Questo significa meno attrito, maggiore comfort e una protezione costante durante l’intera giornata lavorativa. Le scarpe da lavoro per i piedi femminili rappresentano oggi una scelta non solo sicura, ma anche attenta allo stile.
I principali brand del settore – da Diadora a Cofra, fino a Uvex – hanno sviluppato linee dedicate alle lavoratrici. I punti di forza più richiesti includono:
Le scarpe antinfortunistiche da donna si declinano in diversi modelli, a seconda delle esigenze:
Oggi le calzature antinfortunistiche da donna offrono non solo sicurezza ma anche design. Colori neutri o vivaci, linee moderne e finiture curate permettono di sentirsi protette senza rinunciare all’eleganza. È possibile abbinare le scarpe a abbigliamento antinfortunistico femminile coordinato, creando un look coerente e professionale.
Come devono calzare le scarpe antinfortunistiche da donna? Devono essere aderenti senza comprimere, lasciare spazio alle dita e sostenere bene il tallone.
Quanto durano? In media da 6 a 12 mesi con utilizzo quotidiano, variando in base al settore e alle condizioni di lavoro.
Che differenza c’è tra S1 e S3? Le scarpe S1 sono leggere e adatte ad ambienti asciutti; le S3 aggiungono resistenza all’acqua e suola anti-perforazione, ideali per esterni e ambienti più gravosi.
Il datore di lavoro deve fornirle? Sì, secondo il D.Lgs. 81/08 è obbligatorio fornire ai dipendenti i DPI necessari, incluse le scarpe antinfortunistiche adeguate al rischio.
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